La nostra mente produce pensieri senza sosta. Come una scimmia salta continuamente da un ramo all’altro, la mente passa da un pensiero all’altro, senza che noi, spesso, ce ne accorgiamo. Di fatto siamo immersi in un turbinio di pensieri che a volte ci sfinisce.
Ogni pensiero ha una sua forma, un suo peso e una sua forza specifica. Ci sono pensieri leggeri, che vanno e vengono, senza lasciare traccia o che lasciano un’impronta gioiosa, e altri molto pesanti, insistenti, distruttivi. I pensieri sono molto potenti, hanno incredibili effetti sia sul corpo che sulla psiche. Pensieri di paura e ansia demoliscono la nostra tranquillità, aumentano il battito cardiaco, offuscano la vista e ci fanno perdere l’equilibrio mentale e fisico. Pensieri positivi e di fiducia, illuminano il nostro viso, ci fanno sentire bene, in pace, sereni, forti.
Per questo è molto importante non solo essere consapevoli dei pensieri che ci passano per la testa, ma imparare a coltivare i pensieri con effetti benefici ed eliminare i pensieri nocivi. Ciò implica il riuscire a governare la mente, affinché sia un nostro alleato e non un nemico.
Semplice, ci si allena, come in palestra! Prima di tutto bisogna allenare la nostra consapevolezza, quindi stare attenti quando nascono i pensieri e cogliere immediatamente la loro valenza. Quando ci rendiamo conto di cosa pensiamo, allora possiamo scegliere se coltivare il pensiero o lasciarlo andare. Se il pensiero è inutile o negativo, bisogna bloccarlo e sostituirlo con uno utile o positivo. Con i pensieri ossessivi, che ritornano insistentemente nella nostra testa, bisogna imparare a interromperli sul nascere, spostando subito l’attenzione altrove. Si continua così finchè li annientiamo completamente. E’ veramente una questione di allenamento. Ci vuole costanza, fiducia e pazienza.
Se non ci riusciamo, una tecnica molto efficace e utile è la meditazione japa, ovvero la ripetizione di un mantra. L’etimologia della parola “mantra” già dice tutto: il prefisso “man” sta per “manas” che in sanscrito significa “mente”, e “tra” per “strumento o liberazione”, quindi un mantra è uno strumento di liberazione della mente dai pensieri.
Il grande Maestro Swami Sivananda nel suo libro "Japa Yoga" scrive: “Il Mantra Yoga è una Scienza esatta. La pratica del Japa Yoga può dare pace eterna, immortalità e portare al Samadhi. Non c’è yoga superiore al Japa Yoga”. Storicamente è probabile che lo Yoga sia iniziato proprio con il Mantra Yoga, come sua forma originaria. Infatti i testi più antichi dello yoga, i Rig Veda, sono essenzialmente un insieme di insegnamenti relativi al Mantra Yoga.
Ci sono migliaia di mantra tra cui possiamo scegliere e diverse modalità di recitazione. A seconda del nostro scopo, della nostra inclinazione, del nostro temperamento e momento specifico della giornata, decideremo quale mantra fare e quale tecnica usare. Esistono quattro modi principali di praticare un mantra:
Swami Sivananda suggerisce di cambiare modalità di ripetizione, perché la nostra mente ama le novità, non gradisce le cose monotone. Affinchè un mantra sia efficace sono importanti la concentrazione, la passione, la fiducia, l’intenzione, la pronuncia e l’attivazione del mantra, la posizione del corpo, il momento e il luogo della pratica. Tuttavia, persino una ripetizione meccanica di un mantra ha notevoli effetti purificatori sul cuore e sulla mente.
Quindi l’ideale sarebbe praticare la meditazione japa ogni giorno in un luogo tranquillo, seduti, concentrati, poi possiamo recitare un mantra mentalmente in ogni momento della giornata, in particolare se sopraggiunge un pensiero negativo, che ci fa soffrire o intristire. In questo modo sostituiamo le vibrazioni negative del pensiero, con quelle positive del mantra. Così impediamo alla mente di colorare di nero la nostra vita, producendo pensieri negativi, e riempiamo tutto il nostro essere coi colori luminosi dell’arcobaleno.
Realizzato da WebG.it Copyrights © 2023 Mantra Yoga Centre | All rights reserved.